Ora per poter accedere a bar, ristoranti, alberghi, palestre, piscine, sia al chiuso che all’aperto, e mezzi di trasporto serve il green pass “rafforzato”, quello che si ottiene con la vaccinazione (anche per i 15 giorni successivi alla prima dose) o con la guarigione da Coronavirus; green pass che ha una durata di sei mesi.
Sono esclusi da questa nuova regola solo i c.d. servizi essenziali come sono ad esempio alimentari e farmacie.
Dal 20 gennaio, poi, l’obbligo del green pass base (anche solo con il tampone, che continua ad avere una durata di 48 ore se antigenico e 72 se molecolare) servirà per accedere ai locali di barbieri, parrucchieri ed estetisti.
Dal 1° febbraio il certificato base sarà necessario anche per entrare in uffici pubblici, poste, banche e negozi.
Un decreto dovrà chiarire quali sono le attività ritenute necessarie per soddisfare esigenze primarie, che in quanto tali saranno escluse dal nuovo obbligo.
Altra grande novità legata al decreto legge varato dal Governo il 5 gennaio, è l’obbligo di vaccino anti-Covid per tutte le persone (italiani e stranieri) residenti in Italia che hanno più di 50 anni o che li compiranno entro il prossimo 15 giugno e che risultano occupate, come lavoratori dipendenti o come autonomi.
Dal 15 febbraio, tutti i lavoratori sopra i 50 anni (sia dipendenti, sia liberi professionisti che lavorano sia nel settore pubblico che nel settore privato), dovranno avere il green pass rafforzato per poter svolgere la propria prestazione nei luoghi di lavoro. L’obbligo si applicherà, salvo proroghe, fino al 15 giugno.
Coloro che hanno un’età inferiore ai 50 anni sono esclusi, per ora, dal nuovo obbligo vaccinale a meno che non lavorino in settori per i quali l’obbligo era già previsto, come sanità, scuola, e sicurezza.