L’agenzia delle entrate con la risoluzione 93/E del 12 novembre 2019 ha confermato la “riduzione” del 10% per il secondo acconto delle imposte (quello del 30/11, che quest’anno slitta al 2/12) per:· i contribuenti soggetti agli indici di affidabilità fiscale (Isa), · i contribuenti «collegati», in pratica: i soci di società di persone, quelli delle società a responsabilità limitata in trasparenza, i collaboratori di imprese familiari · i contribuenti forfettari · i contribuenti minimi.Per questi contribuenti, in compenso, dal prossimo anno, la prima rata dell’acconto sarà più alta. La percentuale dovuta sarà del 50%, invece dell’attuale 40%. La percentuale del secondo acconto poi si abbasserà dal 60% al 50% Il prossimo anno non cambieranno invece le percentuali degli acconti per tutti gli altri contribuenti (non soggetti agli Isa, non forfettari o non minimi). Per questi, l’acconto sarà sempre dovuto nella misura del 40% come prima rata e del 60% come seconda rata (o 100% per chi versa in unica rata).Dal prossimo anno, quindi, contribuenti diversi pagheranno acconti in percentuali diverse … con una possibile ulteriore confusione in un sistema fiscale che già complicato.www.studio-alessio.it